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CUORE DI SEPPIA

Journal of poetry - ART - SPIRIT - LIFE



lunedì 20 gennaio 2014

Highlands: tour di 2 giorni in Scozia

Una delle cose da fare assolutamente, se pensate di organizzare un viaggio in Scozia, è prendere in considerazione un tour nelle Highlands! Ce ne sono di molti organizzati da agenzie turistiche, che in un giorno vi scarrozzano in giro e vi riportano a casa senza che abbiate fatto in tempo a scattare foto a sufficienza per il vostro album. Oppure potete fare come me e i miei colleghi, affittare una macchina, prenotare un bellissimo B&B e godervi due giorni magnifici insieme a un’ottima compagnia. Partenza all’alba. Prima tappa Glencoe. Un ammasso di rocce, montagne, gole e cascate d’acqua gelida, distese di muschi e neve sulle cime, prati e sassi e l’odore della vita. Della vita prima delle cose dell’uomo. 
GLENCOE
Di nuovo in marcia fino a Fort William, giro in centro (desolato in pieno inverno), cena in un pub consigliato e poi a nanna. Con £30 abbiamo dormito in un meraviglioso B&B, con tanto di tv, wifi, letti da da Re e colazione (provate quella scozzese) da leccarsi i baffi! Diretti a Nord, abbiamo fatto sosta a Fort Augustus e passaggiato lungo il canale. Pochi passi fino a raggiungere il mitico scenario di Loch Ness. Nessun mostro, nessuna sorpresa, se non quella di restare senza fiato davanti a uno spettacolo grandioso. 
LOCH NESS
Ultima sosta al Castello di Urquhart (bellissimo), e poi Inverness. Piccola cittadina, silenziosa e modesta, ideale per una sosta golosa o una cioccolata calda, prima di rimettersi in viaggio. Direzione Edimburgo. Ho discusso di Platone e Led Zeppelin con Charles, conosciuto Jesus e sorriso tutto il tempo con Nina e Pat, le mie due colleghe fedelissime. Le persone che, senza saperlo, più di ogni cosa hanno giocato un ruolo fondamentale qui. Nel mio approccio al lavoro, alla città, alla vita che ricomincia. Ho pensato tutto il tempo che ero lì, da qualche parte di un nuovo Paese, da sola, sul sedile posteriore di un’auto col volante a destra. Una ragazza di Vienna, un turco-canadese, due spagnoli ed io. E la pioggia a tratti. E poi il verde, di una primavera senza fine, a farmi il solletico.

martedì 14 gennaio 2014

LAVORARE IN SCOZIA


THE MEADOWS - Edinburgh
Un mese e mezzo. Questo è quanto mi divide dal mio primo giorno di lavoro. Un mese e mezzo che è sembrato lungo un anno. O lo è stato davvero. Non ho orari da rispettare, non timbro il cartellino, ma ho un pass che apre tutte le porte al mio passaggio. Potrei lasciare l’ufficio alle 5.30 pm e non arrivare prima delle 9 al mattino. Ma alle 8 sono già lì, con Spotify nelle cuffie. Ed esco dopo tutti gli altri, quando è buio pesto. Penso a quanto ho pianto per il Dottorato. E a Stoccolma, a L’Aquila e NY. A quanti passi e quanti grazie e quanti dai, ci provo, ho collezionato prima di Edimburgo. Scrivo di viaggi, e scrivo in italiano. Ho un contratto a vita, ma ancora non ci credo. Lui è il mio collega Filippo e qui è dove lavoro.

domenica 5 gennaio 2014

Rientrata alla base || Vivere a Edimburgo

PRINCES STREET - Edinburgh
Trapassate le feste, le cene a casa con mamma e papà, le chiacchiere con mia sorella e i momenti da ricovero coatto per sopraggiunto esaurimento nervoso dolci con i miei nipoti. Lorenzo che cresce e ripete tutto [impastando la lingua] e Giorgia, un mese di vita appena, da tremare mentre la tengo fra le braccia. Ciampino-Edimburgo {neanche a dirlo: Ryanair} e rieccomi qua. Comincio a familiarizzare con gli spazi. Quasi a dargli confidenza. Attraverso The Meadows al mattino per andare a lavoro. Il parco è ancora coperto da un velo notturno, l’aria è azzurra, dopo il buio pesto. Faccio una sosta per un caffellatte bollente quando il bar è ancora vuoto e mi rimetto in strada. 100 m dall’ufficio. Il pass lampeggia, le porte si aprono, infilo le cuffie e scrivo, fino a che il sole (da leggersi: “cielo grigio”) non sarà di nuovo solo un pessimo ricordo. Riattraverso il verde, sbuco all’incrocio sotto casa, ma tiro dritto. Porto a spasso i miei pensieri per le vie del centro. Qualche insegna si spegne, una serranda si chiude, il market sotto casa resta aperto. Faccio la spesa, poi ritorno al nido. In attesa del week-end per esplorare davvero, andare a zonzo, snobbare Princes Street, ma non la pista di pattinaggio. Ci sono solitudini che si attraggono. Io e la Scozia potremmo andare d’accordo.
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